martedì 13 dicembre 2011

Manifesto

L’Associazione “PUGLIA RIBELLE - per la storia dei movimenti e della società pugliese” nasce con l’obiettivo di sostenere la ricerca, la conoscenza e la fruizione della memoria storica radicata nel territorio della Puglia: in particolare, della memoria dei movimenti di massa, sociali e politici, delle esperienze  collettive e individuali che si sono determinate in relazione ai processi di trasformazione della società e della cultura, ai conflitti del lavoro, ai movimenti studenteschi, operai e contadini, alle vertenze sociali e ambientaliste, al femminismo e ai movimenti delle donne, alla lotta contro il razzismo e l’omofobia, alle storie di emigrazione dei/delle pugliesi e di arrivo dei/delle migranti nella Puglia.
La ragion d’essere dell’associazione sta nell’assunto che la memoria non è un archivio statico, ma è materia vivente, capace di entrare in relazione con i bisogni del momento attuale, fecondando sia l’indagine storiografica, sia l’elaborazione artistica e culturale, sia infine la ricerca di presupposti e valori per la progettazione sociale e politica.
Alla base del nostro progetto vi è inoltre la convinzione che la vicenda politica e culturale della Puglia negli ultimi 40/50 anni abbia mostrato i segni di una peculiarità, di una pluralità conflittuale, per certi versi di un’anomalia e irriducibilità rispetto ad altre storie meridionali e nazionali; e che meriti indagare se la cifra di tale originalità (senza troppa enfasi) non sia da ricondurre anche alle molteplici storie pugliesi di “ribellione”, solo in parte conosciute.
La memoria a cui ci riferiamo si trova, per così dire, depositata presso un grandissimo numero di testimoni e protagonisti/e di eventi e storie di vita, grandi e piccole, che hanno incrociato i processi storici di cambiamento. È la stratificazione del ricordo, attiva per lo più nelle narrazioni familiari e di piccoli gruppi di amici; è possesso e, non di rado, custodia consapevole di archivi personali, cartacei, fotografici e filmici; di diari, ritagli di giornale, scritti inediti e riviste introvabili. Provare a mettere in rete questi depositi o sedimenti diffusi, farli interagire in una dinamica di conoscenza allargata, è per l’appunto lo scopo dell’associazione: rimettere in gioco la memoria come agente di produzione culturale, di parziali riletture storiche, di “storia dal basso”, significa precisamente fare “storia e analisi dei movimenti e della società” che è il fine di Puglia Ribelle.
Il nostro progetto associativo assegna una funzione importante agli incontri collettivi, ai momenti di vita sociale in cui è possibile raccontare e raccontarsi, attivare un ascolto partecipe e critico, consultare e condividere documenti in maniera anche informale, stimolare insomma, per l’appunto, quel circuito della memoria che diventa esso stesso evento, produzione culturale, disegno storico parziale. Di fatto, le esperienze più interessanti di simili percorsi hanno riguardato, in tempi recenti, uomini e donne che hanno partecipato ai movimenti degli anni ’70; e non è un caso, se si pensa sia alla straordinaria dimensione quantitativa delle persone coinvolte, sia alla profondità e radicalità del tutto particolare di quella specifica esperienza, e alla sua durevole valenza formativa. Ma è concretamente possibile, e coerente con il progetto dell’associazione, che tali percorsi coinvolgano testimoni e protagonisti/e di altri momenti storici, sia precedenti (la vicenda dell’antifascismo e della resistenza, le lotte degli anni ’50 e ’60), sia più recenti (pensiamo per esempio all’ambientalismo dagli anni ‘80 in poi, all’antirazzismo, al movimento dei social forum, ai movimenti per la pace). Inoltre, è fondamentale per Puglia Ribelle provocare l’incontro fra “vecchi” e “giovani”, anche in relazione alle tematiche di attualità sociale e civile, e in tal modo realizzare la messa in gioco delle storie parziali come materia dinamica, non celebrativa ma politica, che aiuti a dare risposte interessanti alle domande di senso formulate dalla giovane generazione.
L’associazione non intende, né potrebbe, sostituirsi ai soggetti istituzionali e pubblici che hanno il compito – per fare soltanto alcuni esempi – di promuovere la ricerca storica, di raccogliere e organizzare archivi, di supportare la produzione culturale, artistica, cinematografica; ma intende dar luogo a una cooperazione critica e attiva con questi soggetti, stimolando la nascita di interessi, sviluppando il dibattito e indirizzando all’apertura di piste di lavoro. Nello stesso tempo, intende mantenere la propria fisionomia di luogo autonomo di elaborazione e discussione critica, di individuazione di temi, eventi, esperienze. La sua prassi è incentrata di preferenza sulle azioni “a bassa intensità”: incontri dedicati alla memoria di fatti e persone, mostre fotografiche e di materiali documentari, proiezioni di filmati, letture pubbliche, esecuzioni musicali, costruzione di un sito web dove siano memorizzate testimonianze, discussioni, brevi ricerche, costituzione di un circuito di documentazione diffusa, con mappatura degli archivi personali presenti nel territorio e messi a disposizione dai loro possessori. Con lo stesso metodo, l’associazione può dare impulso a pubblicazioni in collaborazione con case editrici.
Oltre alle collaborazioni con i soggetti già citati, Puglia Ribelle ricerca attivamente la cooperazione con strutture associative, fondazioni, istituti, comitati, biblioteche, centri di documentazione operanti nel territorio, le cui pratiche entrino in sintonia con le finalità perseguite dall’associazione; e stabilisce interlocuzioni con soggetti che a livello nazionale o in altri territori locali si occupano di storia orale, ricerca sociale e “storiografia dal basso”, archiviazione di diari, raccolta di documenti, canzoni, immagini.

10 aprile 2010

Nessun commento:

Posta un commento